L’arte che incontra e si fonde con la natura, ecco cosa si trova a LEDRO LAND ART.
Ogni anno vengono create nel parco nuove opere e vengono lasciate li fino al loro decomporsi per tornare a far parte al 100% della natura.
il parco è aperto 24/7 e l’ingresso è gratuito. Facilmente accessibile a passeggini e sedie a rotelle, i cani sono i benvenuti purchè tenuti al guinzaglio.
Il sentiero principale è lungo poco più di un km, ma vi sono tanti altri “piccoli sentieri” per osservare più da vicino alcune opere.
Per apprezzare la bellezza di queste opere non serve essere esperti d’arte, ognuno può vedere il significato che vuole nell’opera che ha davanti. Se a qualche opere proprio non sapete dare un senso non preoccupatevi ci sarà comunque scritta la spiegazione data dall’artista che l’ha creata.
Ora però vediamo alcune delle opere più belle presenti al momento nel parco e le spiegazioni date dai rispettivi artisti.
INCONTRI RAVVICINATI
L’opera è stata creta nel periodo covid.
E’ stata fatta per ricordarci che siamo noi responsabili dei contatti con le persone e la natura.
Quest’opera è l’esempio migliore che ognuno può vederci ciò che vuole, perchè per me a primo impatto aveva assunto un significato completamente diverso.
XENNIALS TRIBUTE
Dedicata alla generazione Xennials ( i nati tra il 77 e l 83 ), ovvero la generazione che ha visto cambiare il mondo, da quello meccanico a quello tecnologico.
E’ stata fatta per far si che vi si prenda spunto per tramandare alle nuove generazione il ricordo di com’era il mondo a quell’epoca, quando per tornare all’inizio di una cassetta serviva una matita.
SFERA
Realizzata da due architetti, perchè la sfera è l’unica forma che in assenza di forza di gravità può essere formata solo dall’uomo.
Questa è una delle opere che verranno a breve eliminate perchè nel suo fondersi con la natura sta perdendo l’evidenza del significato che gli era stato attribuito.
Dicono che si stia consumando non in modo piacevole all’occhio, ma questa è la dimostrazione che la bellezza è soggettiva perchè è stata una delle opere che mi è piaciuta di più e alla quale avrei attribuito un significato totalmente diverso.
I MIEI OSPITI
Originariamente l’ospite era colui che ospitava, poi col tempo l’ospite è diventato colui che viene ospitato. L’arista con quest’opera vuole far ragionare il visitatore sul duplice significato della parola, per arrivare poi a chiedersi chi è l’ospite e chi è l’ospitante.
Davanti a quest’opera si possono provare sentimenti contrastanti, si può provare tanto fascino quanto spavento. Quello che proviamo dipende da ciò che ci vediamo, queste figure che si intravedono tra gli alberi richiamo alcune figure archetipe, quindi la nostra immaginazione può spaziare dalla visione di un demone a quella di una ballerina.
L’argomento natura si rifà vivo un’altra volta perchè quello che proviamo guardando queste figure è un po’ come quello che proviamo quando ci ritroviamo a confrontarci con la natura, a tratti la troviamo affascinante e a tratti terrificante.
IL VECCHIO E IL BAMBINO
L’opera raffigura un anziano ed un bambino che si tengono per mano, mentre passeggiano in un sentiero nel bosco.
Le braccia dei due si fondono in un’unica forma, ciò sta a rappresentare il bisogno del bambino di sentirsi protetto dall’anziano, o più in generale dall’adulto.
Nel bosco come nella vita ci sono sentieri che non sono facili da percorrere e che magari mettono anche paura, ma basta che qualcuno di cui ci fidiamo ci porga la mano per riuscire a percorrerli molto più facilmente.
COAGULI
E’ un’installazione site-specific realizzata in Gres su ceppi di pini abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018.
L’artista si insinua in corrispondenza dei tagli creando coaguli in ceramica, di forme ispirate alle inflorescenze a cui l’albero da vita per riprodursi.
La loro lucidità e colorazione argentea cerca di disorientare il visitatore tra segni di vita e di morte.
BENVENUTI
La sedia è metafora di presenza e assenza di incontro umano o solitudine.
L’opera di Marisa Merlin vuole far riflettere sull’importanza di instaurare rapporti sia tra umani che con la natura.
HANDS
Le mani realizzate da Pavone sono lasciate in mano al bosco e ai cicli delle stagioni.
Stanno a rappresentare le mani della gente che nel passato ha lavorato in questa terra.
Per le forze della natura ed il peso della materia stanno poggiate sul dorso, mostrando il palmo che porta i segni della vita.
STREGA DEL BOSCO
La strega diventa il catalizzatore delle energie presenti nel bosco e le restituisce alle persone che attraversano il percorso.
E’ stata vittima di atti di vandalismo, ma i visitatori le hanno dato di nuovo vita.
Le persone andavano li e cercavano di ricostruirla, ad oggi infatti chiunque ci passi davanti può creare forme a suo piacimento con le pietre presenti.
TRITONE ALPESTRE
E’ un’opera collettiva.
Vuole far riflettere sull’importanza di preservare le specie del nostro territorio ed il loro habitat.
RAVE
L’opera vuole spingere verso un’agricoltura sostenibile.
Rappresenta uno sciame d’insetti che muoiono a causa di fertilizzanti ed antiparassitari.
CLOUD TREE
Rappresenta una donna con i capelli umidi al vento, ed simbolo di libertà.
LA SCIMMIA
La parte esterna è realizzata in paglia con l’intento di renderla più simile possibile al pelo.
Le posizioni delle mani della scimmia stanno ad indicare sia un’accoglienza verso il visitatore sia un presidio di tutela per il parco.
SIGN O’ THE TIMES
E’ un richiamo alla ruralità e ad un mondo che esalti il rapporto uomo natura.
LYNX LEUTRENSES
E’ dedicata ad una lice avvistata nella zona, ed è un richiamo alla tutela della specie.